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Il modello Millerighe e i suoi elementi essenziali

Classico design degli anni 70-80, praticamente ogni produttore ha un modello Millerighe in catalogo. Ecco i tratti essenziali di questo articolo di successo

Sebbene la produzione della terracotta da giardino in Italia abbia radici antiche, solo negli ultimi 50 anni si è assistito ad una crescita delle fabbriche e dei modelli. In questo articolo parleremo di un classico degli anni settanta, il modello Millerighe, la cui paternità, lo confesso, mi è sconosciuta. Ho sempre visto questo articolo nei cataloghi dei produttori, praticamente ogni azienda ha un modello Millerighe a catalogo.
I tratti essenziali del design Millerighe sono semplici e puliti, come del resto si addice ad un motivo azzeccato. Bordo superiore quadrato, corpo formato da linee in genere orizzontali, ma anche verticali, una sorta di cilindri del diametro di meno di un centimetro disposti parallelamente per tutta la lunghezza del vaso che generano una evidente scannellatura tra uno e l'altro, la cornice liscia agli spigoli e sui lati superiore e inferiore, la base liscia e quadrata, di altezza meno importante del bordo superiore.


Elementi fondamentali del design Millerighe

Dapprima il Millerighe nacque come disegno per i contenitori rettangolari, chiamate generalmente cassette, particolarmente apprezzate per abbellire terrazzi e balconi, nonché delimitare spazi ed aree in giardini. Ben presto la produzione venne automatizzata con le presse e stampe metalliche per far fronte agli ordinativi sempre maggiori, consentendo anche una riduzione di prezzo alla vendita. Importanti mercati come quello di Roma, ma anche Milano, vennero invasi dal modello Millerighe, che però finì per identificarsi sempre di più come articolo industriale, dozzinale economico e qualitativamente scarso.


La conseguenza fu che il modello divenne articolo di punta per le aziende più automatizzate e che puntavano ad una produzione economica ed industriale, mentre le aziende artigianali lo misero fuori produzione, puntando verso nuovi disegni, ad esempio la cassetta festonata.



I caratteri identificativi del disegno Millerighe sono il bordo superiore quadrato, il corpo formato dalle linee orizzontali e talvolta verticali, una cornice liscia a contorno del disegno e la base del pezzo di forma quadrata ma con dimensione meno importante del bordo superiore.

Altre realtà artigianali affiancarono la cassetta Millerighe di altre forme, quali cubi, piloni, semicerchi e angolari, costituendo una famiglia di articoli con lo stesso motivo e che non erano prodotti meccanicamente, con lo scopo di poter vendere in un mercato, quello delle cassette millerighe, che era importante ma nel quale non potevano competere col prezzo con il solo articolo rettangolare.



Il Millerighe, oggi, appare un modello sorpassato e quasi più utilizzato, specialmente dopo che la produzione meccanica è quasi del tutto scomparsa. E' rimasta la produzione di nicchia delle aziende artigianali, che hanno retto meglio, grazie alla loro flessibilità, il colpo della globalizzazione dei mercati.
La moda, i nuovi modelli, la voglia di nuove forme, la creatività hanno portato ad una miriade di nuove forme. Il mercato dei paesi più maturi, dal punto di vista produttivo, è diventato più selettivo e il veloce turnover dei modelli non rende conveniente investire in macchine e stampe metalliche per aumentare la produzione.
Tuttavia, il Millerighe rimane un articolo dal sapore classico ed ogni ditta ne ha almeno un modello a listino.